Cosa pensa la gente di un matematico

Purtroppo la maggioranza delle persone ha un’idea totalmente sbagliata dei matematici. Per alcuni o è un professore o niente, per altri è l’equivalente di una calcolatrice al momento di dover decidere la quota di un conto al ristorante.
Per altri invece è una persona che sta con la testa tra le nuvole a divertirsi facendo conti del tipo 123 moltiplicato 234, oppure 12 + 2456 + 23456 eccetera, non rendendosi invece conto che la differenza tra un matematico e una persona “non matematica” consiste essenzialmente nel differente grado di confusione mentale rispetto ai problemi e alle vicende quotidiani: il grado di confusione è inversamente proporzionale alle capacità matematiche delle persone
.

Le persone sono spesso, anzi quasi sempre, confuse e non riescono con una certa facilità a districarsi in tante situazioni perché non riescono a cogliere gli elementi salienti di una questione e a capire le necessarie conseguenze. Ne segue una confusione mentale che genera pareri e “parlate” assurdi e privi di ogni consistenza logica.
Insomma, la maggioranza della gente non ha capito che i matematici, e pochi altri, hanno invece la capacità di districarsi meglio tra le problematiche quotidiane riconoscendo con semplicità gli elementi fondamentali di alcune questioni e le relative conseguenze, ed hanno la possibilità di affrontare qualsiasi lavoro grazie alla forma mentis acquisita durante lo studio della matematica. In poche parole hanno una capacità maggiore di analisi.
Per questo, oggi più che mai, i matematici, per così dire, hanno la possibilità di essere dei veri liberi professionisti, al pari di avvocati e di medici, scrittori, ed hanno maggiori possibilità di essere assunti da un’azienda.
Non può esistere grande avvocato che non sia in sostanza anche un matematico, non può esistere grande scienziato che non sia un matematico, non può esistere una persona intelligente che non sappia di matematica.
Ovviamente non parlo del saper risolvere un’equazione, fare una derivata, o conoscere la teoria di Galois, eccetera, questi sono aspetti tecnici e non di sostanza.
Parlo della forma mentis matematica che alcune persone hanno in sé già alla nascita, e che molti riescono a formarsi da soli. I cultori della matematica o hanno questa forma mentis, o riescono ad acquisirla con lo studio e con il sudore, o abbandonano la matematica.
Naturalmente non è escluso che vi siano professori di matematica equivalenti ad un imbecille, accade in tutte le professioni. Così come non è escluso che professionisti di altre discipline siano anche dei matematici nella loro essenza per la chiarezza espositiva dei fatti e la logica rigorosa delle conclusioni.
Se sentirete un avvocato dichiarare: <<Io non capisco niente di matematica>>, allora avete capito che non è un grande avvocato. Se sentirete un medico affermare: <Io non capisco niente di matematica>>, allora potete star certi che è più facile che facciate un terno al lotto che il medico indovini la cura da consigliarvi. Se sentirete un economista dichiarare: <<Io non capisco niente di matematica>> allora non affidategli i vostri risparmi, saranno persi per sempre.
Se sentirete qualcuno dichiarare: << La matematica è inutile>> avete la prova di parlare o con un imbecille o con uno dei più grandi matematici esistenti.
Ma dato che i secondi sono in rapporto 1 a un milione con i primi, cominciate a correre e mettete quanto più spazio possibile tra voi e l’imbecille, perché prima o poi l’imbecille, anche se a notevole distanza, riuscirà farvi dei danni seri.