Non dichiarare mai di non essere un matematico

Non dichiarare mai di essere negato in matematica. Non ti conviene. Assolutamente!
Saresti la preda preferita di imbroglioni, spacciatori, maghi, ciarlatani, gaglioffi, avventurieri dell’ultima ora.
Ma non solo. Saresti anche la vittima preferita di preti, monaci cercatori, santoni, incantatori, zingari lettori della mano e del pensiero e imbonitori di ogni tipo.
E non finisce qui!
Saresti ancor di più alla mercé di scaltri bancari e promoter-assicuratori truffaldini, commercianti d’assalto e “commercialisti” ed “avvocati” dell’ultima ora.
Insomma “pacchi” e “paccotti” sarebbero per te all’ordine del giorno.
Al supermercato come per strada, dal dentista come dal bancario di turno potresti cadere nelle mani di loschi “pirati”.
Quindi bisogna negare. Negare sempre!
Negare di essere negato in matematica.
Meglio dichiarare di essere bravo a far di conto e di amare la matematica.
Basta questa piccola dichiarazione spontanea e gratuita per minimizzare le “perdite”.
Basta così poco, anche una piccola bugia, per tenere alla larga la vasta famiglia di imbonitori o, addirittura, di truffatori, che imperversa sulle strade italiane.

Dichiarare di essere bravo in matematica è la tua “polizza assicurativa”, salvagente contro tante piccole truffe quotidiane.
E’ il tuo scudo contro santi e santoni, contro imbroglioni e ciarlatani, contro scaltri commercianti e promoter d’assalto.
I truffatori e gli imbroglioni hanno bisogno di prede facili da raggirare e non di persone sveglie e attente.
Santoni e imbonitori hanno bisogno di gente credulona e instabile emotivamente e non di gente riflessiva, dotata di senso logico e di una buona e sana dose di scetticismo.
Assicuratori truffaldini e venditori d’assalto hanno bisogno di chi non sa far di conto e di chi è pronto a credere alle mille proposte di facili guadagni con investimenti “illuminati”.
Le persone che amano la matematica hanno una difesa in più contro tutta questa grande famiglia di gaglioffi e imbonitori.
La ragione viene da lontano e risiede nell’idea che si ha della matematica e degli appassionati della matematica; idea che si instilla in ogni bambino fin dalle scuole elementari e si sviluppa e consolida con il tempo e con lo studio durante gli anni della formazione scolastica.
Infatti, è sentire comune, forse a ragione, che gli appassionati della matematica sono un po’ più riflessivi e accorti, hanno un senso logico un po’ più sviluppato, sanno far di conto, sono pignoli, a volte oltre il dovuto, sono scettici per natura richiedendo più fatti e meno parole.

In effetti lo studio della matematica porta in modo naturale ad essere più attenti e pignoli, a dimostrare sempre quello che si afferma, a trovare controesempi per invalidare falsi teoremi.
La matematica è la materia che insegna anche a far di conto e porta a decidere in un batter d’occhio che 11 moltiplicato 11 non può far 99, o a capire che se 1 kg di salame costa 10 euro necessariamente un etto non può costare 1,50 euro.
Un amante della matematica non accetterà mai per dogma un’affermazione e avrà sempre pronto il suo fastidioso “perché”!
Ebbene, questo modo di vedere gli appassionati della matematica, questo sentire comune, si può utilizzare come arma di difesa preventiva contro gaglioffi e imbonitori dell’ultima ora.
Perché? E’ semplice.
Cominciando da cose di tutti i giorni, possiamo dire che è difficile che uno scaltro commerciante tenti di proporre a chi sa far di conto 1 kg di salame, in offertissima, al prezzo di 11 euro al kg, facendosi però pagare un etto giusto 1,50 euro, magari accompagnando l’apposizione
del talloncino del prezzo con la rassicurante frase “Vai buono tu”.
Gli verrà spontaneo pensare di poter essere scoperto da chi sa far di conto e di perdere il cliente; meglio provare con chi dichiara di essere negato in matematica.

Difficilmente un promoter-assicuratore presenterà, ad un appassionato della matematica, la seguente proposta d’investimento: “Investi con me 5000 euro al 7% d’interesse, altri 5000 al 9% e altri 10000 al 4% e ti faccio guadagnare ben il 20% del tuo capitale”. *
Troppo alto il rischio di essere scoperti. Troppo grave l’errore di sommare le percentuali d’interesse su importi differenti.
Meglio proporre un simile ed “illuminato” investimento a chi dichiara di non capirci un tubo con numeri, conti e percentuali.
Difficilmente un negoziante venderà un capo d’abbigliamento con lo sconto del 45% sul prezzo di listino di 300 euro, richiedendo al cliente però di sborsare 180 euro.
Penserà, mi conviene perdere un cliente per soli 15 euro?
Meglio fare il “pacco” a qualche incompetente nell’arte del far di conto.

La t-shirt che potrebbe salvarti…

 

Mi riesce difficile credere che un santone o un imbonitore vada in giro a chiedere denaro a chi è ben noto come appassionato di matematica e dunque ritenuto, a torto o a ragione, dotato di una buona e sana dose di scetticismo.
Meglio rivolgersi a chi si beve tutto, dall’asino che vola, al santone volante, dai miracoli di guarigioni istantanee alle Madonne piangenti e mai sorridenti.
Insomma, chi prepara un raggiro, un imbroglio, una truffa, o più semplicemente cerchi di piazzare Bot e polizze assicurative sbandierando interessi da capogiro, o cerchi di incrementare le vendite con offerte fittizie, ha bisogno dell’allocco di turno.
Ha bisogno di persone poco riflessive, non troppo attente, non dotate di scetticismo, non brave a far di conto.
Sceglierà, dunque, la vittima di conseguenza.
E Tu, dichiarandoti bravo in matematica, anche dicendo una piccola bugia, sarai salvato.

Aforismi e riflessioni, edizione 2008

Tratto da Aforismi e riflessioni di Giulio D. Broccoli

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* Investimento effettivamente proposto da un ben noto promoter di una tra le maggiori compagnie assicurative italiane.