Il bigliardino o calcio balilla o biliardino

a) Il gioco del bigliardino si pratica a coppia o a singolo (assolo). Nella coppia, anche mista (uomo e donna) si distinguono il difensore e l’attaccante.
In alcuni casi, il gioco di coppia si pratica con una variante, detta “americana” in cui la coppia gioca con una mano in attacco e una mano in difesa. Ad esempio, il difensore utilizza il portiere e la mediana, mentre l’attaccante utilizza i giocatori di difesa e gli attaccanti.
In genere, però il gioco più usato è quello di coppia classica o il singolo, ma si gioca anche portiere contro portiere con bigliardini senza le stecche dell’attacco o legando le stecche di un normale bigliardino…continua più giù …

b) Dove si gioca?
Il gioco si pratica su un normale bigliardino posizionato in modo da non avere pendenze particolari. L’ideale è un perfetto livello. Vi sono vari modelli e presentano caratteristiche strutturali differenti che influenzano molto il gioco.

c) Orientamento e convenzioni
Per il prosieguo conviene stabilire le seguenti convenzioni.
Posizionato il bigliardino in una direzione ideale sud – nord, le parti rivolte verso i giocatori saranno la parte est e la parte ovest, ossia la parte destra e la parte sinistra. Si può immaginare un osservatore al centro del bigliardino con lo sguardo rivolto verso Nord, in tal caso la coppia di giocatori a destra dell’osservatore sono quelli a Est e la coppia a sinistra quelli ad Ovest.
Più semplicemente, seguendo l’esempio del calcio, possiamo parlare di terzino sinistro e terzino destro nella difesa, di ala sinistra e ala destra nell’attacco; mentre il terzo omino d’attacco lo chiameremo il centrale d’attacco o centravanti.
La mediana è formata da 5 omini e si potrà allora dividere i tre gruppi: 2 omini di sinistra, 2 di destra e il centrale di mediana.
I due giocatori, formanti la coppia, saranno da noi chiamati l’attaccante e il difensore, mentre quando parleremo del portiere intenderemo parlare dell’ omino da solo sulla stecca.
Il difensore gioca con due stecche: la difesa (due omini), il portiere (1 omino); l’attaccante gioca con due stecche: l’attacco (3 omini) e la mediana (5 omini). Quando non si dà luogo ad un equivoco invece di utilizzare la parola “omini” utilizzeremo “giocatori”.

d) Il gioco al volo o a “fermo o ganci”
Il gioco maggiormente praticato per l’alto grado di spettacolarità è il gioco al volo, ossia il gioco in cui si evita di giocare a palla ferma o di praticare dei particolari tiri (ganci) detti “a fermo”.
In realtà, il non giocare le palle ferme è una convenzione praticata ma che in realtà nulla toglie alla spettacolarità del gioco, mentre i tiri “a fermo” costituiscono una semplificazione esagerata del gioco.
I tiri “a fermo o ganci” sono di diversi tipi, ma essenzialmente sono costituiti da uno spostamento repentino orizzontale della palla ferma (ma a volte anche in movimento) e dal tiro, il tutto eseguito o con lo stesso giocatore o con due giocatori. Un vero e proprio gancio.
Visto che molti giocatori, con la palla ferma, eseguivano quasi sempre il tiro “a fermo”, si è imposto, nel gioco al volo, che la palla non possa essere colpita da ferma, ma debba sempre essere in movimento.
Alcuni giocatori continuano a praticare il gioco ” a fermo o con ganci” e addirittura si organizzano tornei in cui si gioca ” a fermo”. Oggi si organizzano tornei secondo molti modi di giocare: al volo, il tradizionale, portiere contro portiere, ecc.
Noi nel seguito parleremo solo del gioco al volo nella variante e può essere con tre tocchi o più tocchi della pallina.
Non è ammesso nemmeno ruotare la stecca di oltre 360° gradi.
Oggi esiste un Regolamento Federale messo a punto dal Federazioni Italiana FICB, ma che può essere adattato alle esigenze e all’uso locale.

e) Come si vince?
Nella scuola Vairanese è da sempre consuetudine giocare una partita ad 11, ossia vince la partita chi prima realizza 11 gol. In caso di parità, 10 a 10, si gioca al meglio dei due gol, ossia vince chi realizza per primo due gol consecutivi.
Le gare di torneo, ma anche le semplici sfide di bar, si vincono aggiudicandosi due partite su tre.
Nei tornei organizzati dalla Federazione le singole partite si vincono a 7 ( o 8).
A Noi, Scuola Vairanese, le partite a 7 non sono gradite perchè non privilegiano il “bel gioco”, essendo troppo legate alla componente fortuna.
La partita ad 11 dà maggiori margini di gioco, privilegiando il “bel gioco”, la spettacolarità e l’organizzazione di un gioco di squadra.
Una partita a 7, eventualmente con il golden gol, è quasi una roulette russa, che a mio avviso, nulla ha a che vedere con il gioco del calcio balilla e premia il giocatore con il tiro risolutore più forte (un tempo alcuni difensori, ma oggi anche alcuni attaccanti).
Ritengo che il gioco del calcio balilla possa essere considerato un vero e proprio sport.