Il singolo o assolo nel biliardino

Il gioco singolo o assolo, al volo o a fermo, si svolge, come è ovvio, con regole analoghe a quelle per il gioco in coppia.
Voglio qui proporre alcuni consigli e suggerimenti ispirati alla mia esperienza ventennale.
Naturalmente, alcuni consigli potranno apparire ovvi ai professionisti, ma forse interessanti per gli appassionati e dilettanti.

  • Quali stecche impugnare?
    Le stecche, o mazzette, sono 4 e, purtroppo, le mani sono 2 e quindi si pone la questione di come giocare, ossia di quali stecche impugnare.
    La mano destra, ovviamente, impugnerà, a seconda delle situazioni, l’attacco o la mediana; ma quale stecca impugnare con la mano sinistra? il portiere o la difesa?
    Sono accettabili entrambe le possibilità.
    Io preferisco variare, ossia tenere impugnato il portiere e passare alla difesa appena se ne presenta la possibilità, in modo da velocizzare il gioco e passare con più facilità dalla difesa all’attacco.
    In posizione di difesa, ossia quando la palla è gestita dalla difesa avversaria, preferisco impugnare il portiere, avendo sviluppato la capacità di tirare al volo, di sponda, con il portiere: questo è un altro modo di velocizzare l’attacco e però permette una migliore difesa.
    Naturalmente, un giocatore molto veloce e dotato di notevole istinto può provare a giocare costantemente con la difesa impugnata con la mano sinistra, ma deve accettare anche notevoli rischi dovuti essenzialmente ad un minore tempo di reazione a disposizione. Il giocatore che gioca impugnando la difesa gioca d’anticipo e il suo gioco si può paragonare con quello di Agassi, nel tennis.
  • Come devono essere disposte le stecche?
    La posizione delle stecche, con la palla gestita dalla difesa avversaria, deve essere tale da coprire quanto più possibile la porta.
    Questa posizione la possiamo chiamare di base.
    Sono possibili varie configurazioni, ma secondo me la migliore consiste nel disporre il portiere e la difesa totalmente da un lato, la mediana dal lato opposto e lavorare con l’attacco per coprire quanto più possibile la porta.
    In effetti, questa configurazione oppone sempre al tiro avversario, effettuato dalla porta, almeno tre stecche (cioè i giocatori disposti su tre stecche): l’attacco, la difesa e il portiere su di un lato (quello su cui schieriamo la difesa e il portiere); e l’attacco, la mediana e il portiere, impugnato con la sinistra e quindi mobile, sull’altro lato.
    Lo stesso vale se si impugna la difesa con la mano sinistra, ma i tempi di reazione devono essere rapidissimi.
  • La mediana: croce e delizia nel gioco singolo
    La mediana, la nostra, è una vera e propria croce nel bloccare i nostri stessi tiri effettuati dalla porta. Per sviluppare al meglio il gioco e per limitare questo neo della mediana, conviene disporla sempre da un lato e far gioco sul lato opposto. Ad esempio, disponendo la difesa e il portiere a sinistra, la mediana la disporremo a destra; di conseguenza tutto il nostro gioco d’attacco si svolgerà sulla sponda sinistra.
    La nostra mediana è anche una delizia allorquando blocca tiri avversari senza essere impugnata, praticamente fa gioco da sola. Pertanto non conviene tenerla alzata, come fanno alcuni giocatori. Alzare la mediana può avere senso solo se si è tanto rapidi da abbassarla appena ve ne è la necessità.
    L’ideale sarebbe modificare la posizione della mediana di volta in volta in modo da poter far gioco da destra e da sinistra. Questo però richiede notevole velocità e coordinazione e quindi non è consigliato ai principianti.
    A me piace, ad esempio, mettere in gioco la palla tra gli omini della difesa, con il portiere impugnato con la mano sinistra, e mentre la palla è in movimento cambiare la posizione della mia mediana in modo da poter poi decidere su quale lato fare gioco, il tutto in relazione alla disposizione dei giocatori-omini avversari. Naturalmente, questo tipo di gioco è stressante e necessita di molte energie psico-fisiche. Quindi, tenuto conto delle difficoltà, del giocatore avversario, a coprire la propria porta, ha senso anche giocare sempre dallo stesso lato.
  • Come fare gioco e schema di gioco per l’assolo. Credo che un modo semplice ed efficace è quello di giocare sul lato contrario alla posizione della propria mediana. Il gioco tipico consisterà nel passare la palla in attacco con un colpo di sponda di buona potenza e seguirne la traiettoria con l’attacco, cercando di colpire la palla al volo o dopo il rimbalzo sulla sponda avversaria. Il gioco può sembrare monotono, ma è efficace perché la difesa è difficile, essendo molteplici le possibilità di arrivare al gol: direttamente su tiro di sponda, colpendo la palla con l’attacco dopo il rimbalzo sulla (o sulle) sponde, con qualche piccolo “favore” degli omini-giocatori avversari. Contro questo tipo di gioco l’avversario non può fare niente, deve sottostare al nostro gioco e tentare di bloccarci in qualche modo la rimessa in gioco o direttamente con la sua ala, o dopo il rimbalzo sulla sponda vicino alla sua porta o direttamente con il suo portiere. Nel caso l’avversario opponesse la stessa struttura di difesa e lo stesso schema di gioco, vince chi ha più talento, intuito e resistenza. E’ sconsigliato cercare il gol con tiri diretti in porta se non in rare occasioni o con lo sfruttamento di alcuni “buchi” necessariamente presenti in ogni struttura difensiva.
  • La velocità e l’impugnatura delle stecche.- Tutti sanno che la velocità, l’istinto e l’esperienza sono fondamentali in questo sport. Forse non tutti sanno che un ruolo fondamentale, per aumentare la velocità di gioco e di esecuzione dei colpi, lo gioca l’impugnatura della stecca. Molti si chiedono qual è il miglior modo di impugnare la stecca, in modo da riuscire a dare la massima potenza alla palla, ma forse non tutti si chiedono qual è l’impugnatura che minimizza i tempi per tirare. Per le stecche della difesa il problema non si pone quasi mai, ma per le stecche dell’attacco il problema è rilevante. La mia risposta a questo problema è: non impugnare la stecca, ossia riuscire a giocare a “mezza mano” o a colpi sulla stecca. Riuscire a tirare a “mezza mano”, ossia senza chiudere le dita intorno alla stecca velocizza di molto la manovra e addirittura ci fa giocare d’anticipo sull’avversario; l’ideale è riuscire, ed è possibile, a tirare colpendo la stecca con il palmo della mano. Un’altra possibilità è tirare, quando se ne presenta l’eventualità, facendo girare la stecca, con un colpo di mano, di un giro completo ma minore di 360 gradi. Provare per credere!
  • Risistemazione delle stecche?
    Sistemare le stecche nella posizione di base, ossia tenere la posizione, è fondamentale per stare coperti quanto più possibile. Pertanto consiglio di tenere costantemente sott’occhio la posizione delle proprie stecche; se è necessario sistemarle anche con il corpo (se permesso), in genere l’anca sinistra, o, addirittura mentre si palleggia con i giocatori della difesa e dell’attacco.
    Insomma, bisogna cercare di stare coperti il più possibile.